5° Certame Fenogliano - 2021
Venerdì 14 maggio 2021 si è tenuta la quinta edizione del Certame Fenogliano organizzata dall'Istituto "Govone" e articolata in due sezioni. Il passo scelto dai membri della giuria, presieduta dal prof. Valter Boggione docente dell’Università degli Studi di Torino e composta dai professori Liliana Parena e Andreino Cane, è tratto dal capitolo 9 di "Primavera di Bellezza" di Beppe Fenoglio. La prova di scrittura è consistita in una libera interpretazione, commento e riflessione, ha avuto la durata di cinque ore e si è tenuta nella sede del Liceo Classico “Govone” dalle ore 9 alle 14. La prova di espressione artistica grafica o pittorica, svolta in sei ore, dalle ore 9 alle 15 nei locali del Liceo Artistico“Gallizio”, ha richiesto, per la parte grafica, la produzione del bozzetto cartaceo di un logo, di un manifesto a partire dal testo proposto, per la parte pittorica nella libera interpretazione del passo fenogliano, con l’utilizzo delle tecniche pittoriche preferite.
La premiazione ha avuto luogo il 5 giugno nel corso dell'evento "Il Govone si apre alla città", con un momento di approfondimento dell’opera fenogliana grazie all'intervento del prof. Boggione che ha commentato il testo e nell'ambito della consegna delle borse di studio.
Premiati:
Sezione scrittura
1' Classificati a pari merito Angelica Franco 2B e Alessandro Damonte 2D.
2' Classificati Luca Lazzarini 3C
Sezione artistica
1' Classificato: Nicola Violano 5B
2' Classificata: Anna Marmo 4A
3' Classificata: Valentina Veglio 5B
I partecipanti al concorso, undici studenti del triennio del Liceo Classico "Govone", dieci del Liceo Artistico "Gallizio", tre del Liceo Scientifico "Cocito" e due dell'ISS "Einaudi" di Alba, si sono confrontati con entusiasmo, passione ed impegno con le parole di Fenoglio, quanto mai attuali per gli studenti di oggi dopo tanti mesi di didattica a distanza e lontananza dalla scuola: "«Oh, to be at school now, (essere a scuola adesso)» sospirò Johnny, imitando Browning. Il suo desiderio correva al liceo; l’università non l’amava, poteva anzi dire di odiarla, proprio per aver troppo amato il liceo"...